Continua la discussione da Acquario amazzonico (300 litri) con discus:
Ciao a tutti!
Apro qui la discussione per affrontare in modo più approfondito l’argomento sopracitato.
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“cancellare e scrivere il proprio post” ahahahah
Non è un problema, semplicemente modifica il post togliendo da “modello bla bla” e scrivi il primo messaggio
Yes!
Riporto la tua domanda:
Tutto giusto: più lenta è la corrente maggiore è la permanenza delle molecole disciolte in acqua con le superficie colonizzate dai batteri e quindi maggiore è la possibilità che i batteri le trasformino/utilizzino. Questo però deve essere in equilibrio con la necessità di movimentare tutta la massa d’acqua. Visto che non hai bisogno di correntoni potrebbe bastarti la sola pompa del filtro (l’altra possibilità è affiancare una pompa di movimento). Normalmente si usano pompe da 1000/1200 lt ma dipende dalla tua vasca. Quanto è grande? Misure?
Inoltre puoi giocare con I materiale durante la maturazione (aggiungere lana perlon) per rallentare il filtro. Infine il filtro intasandosi un po’ rallenta da solo
Porto la mia esperienza con il Rio 450, che è lungo 150 cm. Ho un filtro esterno Askoll Pratiko 400 che fa sui 900 litri/ora. Messo su un angolo con l’uscita, non arriva a fare movimento dall’altro lato. Ho quindi risolto con una semplice pompa da filtro interno usata a mo’ di pompa di movimento, montata nell’angolo opposto rispetto all’uscita del filtro.
Così facendo, tengo bassi i consumi elettrici (far movimento d’acqua con un filtro esterno è inefficiente) e il filtro può tranquillamente rallentare la portata, a vantaggio della filtrazione biologica, senza avere però problemi di circolo d’acqua in vasca.
È un progetto di vasca artigianale che dovrei riuscire ad iniziare per febbraio e che sto studiando. Teoricamente le misure saranno 130x50x65h.
Quindi in linea di massima, anche per questo litraggio e dimensioni la pompa necessaria sarà intorno le 1000 1200 l/h come hai detto.
Ma il dimensionamento del filtro interno, viene ragionato in litri che “contiene”?
Inoltre: più aumento il materiale filtrante e più dovrei aumentare la portata della pompa? O si ragiona invece a “misure solite”? Es. Se vorrò fare un filtro interno bello grande= ++materiale filtrante ++resistenza imposta da questo materiale = aumento la portata della pompa? Che ne pensi? Solitamente che misure si tengono di filtro interno (per acquario per discus)?
Queste credo siano poi valutazioni che si riescono a fare una volta che la vasca gira in base a quanto si osserva. Comunque l’idea di creare ricircolo con un’altra pompa in modo tale da tenere il flusso del filtro ad una velocità più moderata senza spingerlo al massimo credo sia un’ottima idea nel caso in cui si riscontra un insufficiente flusso creato dal solo filtro!
Di solito sì, si parla di superficie di filtraggio meccanica e di volume dei supporti biologici.
Non necessariamente, purtroppo da questo punto di vista ci sono solo regole spannometriche date dall’uso. Comunque sì, in generale più è ampio e voluminoso il filtro, più grossa dovrebbe essere la pompa. Anche se di solito si mette una pompa regolabile, quindi al massimo se ne riduce un po’ la potenza.
Non sono i discus in quanto tali a sporcare! Così come nessun pesce sporca in quanto tale. Tutto dipende da come la vasca è gestita, ovvero come alimenti, quanto popoli, presenza di piante, manutenzione effettuata e così via.
Può essere paradossalmente che una vasca piena di Guppy abbia bisogno di un filtro più grosso di una di discus.
Sì, è una cosa più efficiente e soprattutto più costante. Il filtro con il tempo inevitabilmente cala di portata, la pompa di movimento (o simile) cala meno e pulirla anche spesso non influisce sul filtraggio.
Questi sono dati che più o meno già so: pensavo a 6-7 discus e piante solo limnobium (pianta in linea con la provenienza, resiste alle alte temperature e mi smaltisce i nitrati)
Non mi convince la cosa dei due percorsi, anche perché creeresti due vortici in acqua che non mi piacciono molto. Oltre al fatto che la pompa spingerebbe sul lato corto, diminuendone l’effetto.
Fossi in te, viste le dimensioni della vasca, metterei un filtro esterno, così non ti occupa spazio e puoi sbizzarrirti meglio col layout.
Beh ma in realtà comunque la manutenzione si limiterà a pulire lo strato più superficiale.
Io voto filtro esterno.
Nel caso lo facessi interno opterei per una struttura molto meno complessa (se aumenti la complessità aumenti il numero di cose che possono andare male), e farei un 3 stadi all’italiana: vano riscaldatore, passaggio per i materiali filtranti, vano pompa. Lo posizioni in un angolo, e magari lo fai proprio ad angolo, e sei apposto secondo me.
Mi pare buona come idea, metterai dei legni sotto in modo da fare effetto “radici”.
Il limnobium coprirà la superficie, ma ti consiglio di tenere in considerazione anche la pistia, e anche la phyllantus fluitans. In base a quello che trovi poi in negozio o in giro.
Per me, visto che hai libertà piena, puoi fare un semplice filtro a tre stadi come dice Federico, che è semplice da gestire e piuttosto efficace. Non andrei a impegolarmi in cose complesse che non danno però particolari vantaggi.
Altrimenti un filtro esterno va bene, nel mio caso gestisco tranquillamente il carico dei discus con un sottodimensionato Pratiko 400. E mi muoiono le galleggianti e le piante in generale se non fertilizzazione ogni tanto, perché ho nitrati e tutto inchiodati a zero (avendo anche un fondo alto e secchi di cannolicchi nel filtro non escludo ci sia denitrificazione).
Il filtro esterno vorrei fortemente evitarlo😅: sia per una questione di facilità della manutenzione, sia per una questione di sicurezza (se succede qualcosa al filtro esterno è sempre peggio rispetto quello interno… In quest’ultimo mal che vada sostituisci la pompa e via… Non avendo raccordi e via dicendo) e purtroppo anche per una questione di spazi… Sto adattando questa vasca ad un mobile di arredo in salotto quindi far passare tubi significherebbe bucare le pareti del mobile😅
Potrebbe essere una buona idea
Ho intenzione, secondo il mio immaginario, di predisporre la parte sx come “riparo”, mi spiego: partendo da sx metterei dei lunghi legni, che si sviluppano verso dx e dall’alto verso il basso in modo da creare l’effetto di radici che cadono in acqua. Sopra queste radici, per dare ancora più tranquillità ai pesci, ci confineró le galleggianti (ho visto il phyllantus… Mi piace molto!!). Questa zona occuperà metà vasca o poco meno (l’altra parte sarà per nuoto libero). Questa parte di radici e di poca luce mi nasconderà il filtro.
Quindi ho a disposizione una buona parte dove poter posizionare un buon filtro.
L’esterno voglio proprio evitarlo, a maggior ragione che posso progettare da zero la vasca (escludo anche la sump… Difficile da impostare sempre per il discorso del mobile già esistente)
Predisporne 4 potrebbe avere dei vantaggi o piuttosto è meglio aumentare la dimensione degli scomparti? Ad esempio predisponendo 4 vani: uno esclusivamente per il meccanico ed i restanti per il biologico.
Inoltre mettere due riscaldatore all’interno dello stesso vano ha senso? O con uno opportunamente sovradimensionato si va tranquilli?
Scusate le mille domande, ma almeno trattiamo tutto e capisco a 360°!
Ah capisco, e allora niente, sei costretto esterno.
Dovresti seguire il verso della corrente per un effetto realistico:
se la corrente va da sinistra a destra, allora l’inizio dei rami deve stare più a sinistra della fine. Come se la corrente avesse influenzato la loro crescita.
C’è un topic anche in piante qua, col mio. Ha varie forme in base alla chimica dell’acqua e alla disponibilità di luce.
Se lo metti in un angolo, non si noterà molti, magari lo nascondi con le racidi.
Io pensavo a un filtro all’italiana molto semplice:
vano riscaldatore dove c’è il pescaggio, l’acqua sale e poi va nello scomparto dei materiali filtranti, dove passa per lana, spugne, cannolicchi, e poi sotto va nel vano pompe. Dove esse pescano da sotto e buttano in acquario.
Sì.
Penso che un riscaldatore da 300W sia sufficiente, anche se dipende da che temperatura è la stanza.
Mettere due riscaldatori è solo un senso di sicurezza, nel caso si rompesse uno dei due, c’è l’altro. Ovviamente uno dei due è tarato a una temperatura leggermente più bassa.
Valuta te se metterne due o uno. In termini di consumo, consuma solo quello tra i due accesi. L’energia spesa nel tempo dipende quasi esclusivamente dalla differenza di temperatura tra la stanza e l’acqua. E l’evaporazione.
Consiglio l’acquario chiuso, essendo vicino a un mobile, presumibilmente in legno.
La stanza, quando è fredda, ha una temperatura di 19°C; in più l’acquario è chiuso!
Quindi mettendone due non si dimezzano i tempi di riscaldamento e consumi(magari quando si fa arrivare in temperatura l’acqua per la prima volta si dimezzano, ma nella normale gestione dove la temperatura è solo mantenuta, averne due cambia poco e come hai detto diventa più una questione di sicurezza in caso di rottura)
Leggo subitooo
Si dimezzano i tempi ma raddoppi la potenza istantanea.
Quindi l’energia consumata è la stessa.
Semplicemente dove si cerca di capire sotto che condizioni diventa rossa.
Finisco di fare delle cose poi vedo se riesco a fare una foto, e magari un disegno, con le mie grandissime skills Paint
Se riesco a trovarla magari arricchiró il topic!
Le ore di computer alle elementari alla fine sono servite a qualcosa! Saper usare paint per disegnare acquari😂
Grazie infinite!!!
Eccomi qua:
Il filtro è visto dall’esterno del vetro, è questo il classico 3 scomparti, da sinistra a destra:
Scomparto di entrata, l’acqua entra in basso, dai buchi rossi, in questo scomparto di solito si mette il riscaldatore, va in alto.
Scomparto di filtrazione, li metti un po’ come vuoi, io consiglio prima uno strato sottile di lana di perlon, serve a bloccare eventuale sabbia o altra roba non decomponibile. Sarà l’unico che in futuro dovrai lavare.
Poi ci son le spugne e alla fine i cannolicchi, l’acqua scende per depressione creata dalle pompe nello scomparto successivo. Il buco ora è sotto.
Vano pompe, esse pescano dal basso, e buttano fuori in alto nel buco viola.
Questo è il filtro all’italiana.
è spiegato anche qua, prima pagina:
Nel tuo caso il filtro sarebbe angolare, quindi una volta assicurato sufficiente spazio per la pompa, lo spazio per il riscaldatore, il resto può essere adibito al filtraggio biologico.
La pompa deve avere una potenza sufficiente a muovere leggermente tutta l’acqua dell’acquario.
Se ti serve più corrente potrai mettere pompe di movimento, esse costano poco, son quelle da nano-reef, nel caso andranno all’esterno del filtro.
Struttura interna del filtro chiarissima!!
In foto invece come il filtro potrebbe essere posizionato in vasca; freccia marrone = pescaggio, freccia azzurra = gettata.
Spray marrone = rami, spray verde = galleggianti.
In questo modo: camuffo il filtro ed ho l’effetto che dicevi tu ovvero l’effetto della corrente che ha condizionato la crescita delle radici.
Nell’angolo opposto a quello del filtro (posteriore dx) sarà posizionata l’eventuale pompa di movimento.
Può andare?
La pompa di movimento vedi te, io la metterei a sinistra nella parte di vetro libera dal filtro.
La pompa la farei puntare a 45 gradi, non verso il vetro frontale come è ora.
Le radici ok, puoi anche farle partire direttamente dal filtro attaccandole là (di solito hanno una base piatta).
Le galleggianti non preoccuparti, all’inizio andranno a caso, poi pian piano invaderanno tutto.
Fantastico!
Il fatto è che con questa forma particolare triangolare del filtro, facendo i cateti di 30cm (non oltre visto che la vasca è poco profonda… Solo 50cm), arrivo ad avere circa 26 lt di filtro… Mi sembra un po’ pochino confronto, ad esempio, ai 50-60 lt che posso ottenere con il classico a forma rettangolare sul vetro posteriore.
Come dimensioni e capacità, il filtro angolare sopracitato sarebbe sufficiente?