OTRAC che è? Che differenze con le gestioni che di solito applichiamo a certe specie?

@sovramonte99 non ho mai capito la differenza tra l’OTRAC e le gestioni che spesso abbiamo con alcune specie, mi vien da pensare ai baenschi oppure alle microctenopoma. Ma anche a altri ciclidi che di solito teniamo a valori bassi, acque povere di nutrienti, senza fertilizzazioni, e simili.

metto le mani avanti dicendo che quel poco lo so, lo so solo per una letta veloce sul web.

Comunque; in teoria, in spicci, il metodo OTRAC (Oligo TRopico ACido) è un metodo di gestione abbastanza vecchio che veniva adottato per gestire vasche con un pH molto molto basso.
Si sa che scendendo sotto certe condizioni i ceppi batterici e la quantità di batteri denitrificanti presenti nel filtro cominciano ad avere qualche difficoltà nel proliferare, con questo metodo leggevo che si va a cercare la formazione di batteri anaerobi isolati negli strati più profondi del fondo, che quindi dovrà essere consistente, quindi non la spolverata che teniamo spesso noi.
Un’altra caratteristica dell’OTRAC è cercare di accumulare una grande quantità di detrito sul fondo che andrà poi a fertilizzare le piante, per questo motivo, il fondo, non dovrà avere una granulometria eccessivamente fine.
Il problema sta nel fatto che non si trova molto sui campionamenti nel fondo a diversi livelli, quindi, da quello che ho capito io, la presenza di anaerobi è solo teorica.
Un ulteriore caratteristica è la vasca con questa gestione dovrà essere particolarmente sottopopolata, infatti leggevo che si consigliava anche la separazione dopo poco degli avannotti dai genitori per non aumentare eccessivamente il carico organico in vasca dovuto all’alimentazione degli avannotti

Mi pare tutto sommato la gestione che facciamo già. Acqua d’osmosi e abbondanza di acidificati naturali. Che poi fanno anche da detrito. E vasche sottopopolate che aiuta sempre.
Intanto parlare di batteri in acquario è sempre un tuffo nel buio. Non sai mai che cazzò c’è perché non si fanno mai analisi dipende da dove prendi i campioni temperatura ossigenazione storia della vasca etc. Una cosa però posso dirtela. I batteri a ph 7 e a ph 5 non sono gli stessi soprattutto nelle percentuali ma qualche batterio che sfrutta la cacca dei pesci c’è sempre fa troppa gola. Magari ci vuole di più ed è per quello che ci si para il culo dietro alle maturazione lunghe. Anche i passaggi lenti da 7 a 5 hanno lo stesso scopo. Da 7 a 6 dipende da che popolazione batterica hai. Ma il principio è lo stesso. Per giunta se hai due pesci un vasca tipo gli apisto è ancora più difficile avere problemi di inquinanti. Se non pasturi quando ci sono gli avannotti ma in teoria ci vuole un po’ per avere schiuse (e anche lì si torna a coppe se la vasca ha avuto maturazione lunga tampona). E la differenza tra acquario e fiume è anche che in fiume può passare qualcosa (tipo fiume grosso tartaruga barca) che smuove il fondo mentre in acquario la parte bassa non viene mai toccata e magari già con 3 cm di sabbia si hanno zone non così ossigenate.
Per mia esperienza personale se non si scende molto sotto il 5 (che non ha molto senso e non è molto facile) e non si hanno vasche iperpopolate (coppia di apisto con dither in un 70 lt non è iperpopolata) con una maturazione importante non credo ci siano problemi. Niente fertilizzanti ma quello mai se si hanno pesci delicati. Se hai pesci non delicati perché fai OTRAC?
La temperatura alta non la capisco