Metodo PMDD ibrido per nuovo acquario

Buonasera a tutti,

è il mio primo post nel forum, quindi per prima cosa vorrei farvi i complimenti! ho letto l’articolo sui chelanti e quella sul ferro e li ho trovati veramente ben fatti (non direi la stessa cosa di molti altri siti e forum di acquariofilia).
Vorrei fare una vasca ben illuminata (in arrivo un chihiros wrgbII) con CO2 e piena di piante.
Ho letto tanto (penso) su PMDD quindi alla fine mi sono reso conto che per certe cose presenta dei limiti quindi ho provato a vedere se riuscivo a trovare una soluzione ibrida che mi soddisfacesse.
Partiamo dai sali per l’acqua di osmosi:
ho comprato carbonato di calcio e solfato di magnesio, con il primo porto KH e GH a 3, poi aggiungendo solo il secondo dovrei portare il GH fino a 5. Puo funzionare?
Poi:

  • Potassio integro con nitrato di Potassio da sale puro;
  • Nitrato integro con Cifo Azoto;
  • Fosfati con Fosfato di potassio monobasico da sale puro;
  • Ferro, dopo aver letto i vostri articoli mi sono convinto che un buon compromesso possa essere avere un Ferro gluconato e EDTA per avere una disponibilità immediata ma anche una riserva per i giorni a seguire. Il prodotto che sembra avere queste caratteristiche è il Florin-FE della Brighwell, corretto?
  • Oligoelementi pensavo di usare il Seachem Flourish Trace;

Il fondo lo volevo fare con akadama per bonsai, gia feci un acquario con questo fondo e i risultati furono buoni quindi vorrei ripetere. Sotto all’akadama vorrei mettere lapillo e un fertilizzante a lenta cessione, avevo pensato al Compo Concime in Bastoncini Universale a Lenta Cessione. Secondo voi è una porcata tutto cio o puo avere un senso?

Grazie a tutti,
Carlo

Benvenuto e grazie per l’apprezzamento! :smiley:

Hai centrato in pieno la questione :+1:

Così facendo leggi i numeri corretti dai test di GH e KH ma non ottieni un’acqua appropriata, in quanto comunque priva di elementi ed elementi traccia.
In generale bisogna sempre distinguere i valori letti dai test da quello che effettivamente sta succedendo: con i test controllo che non ci siano errori o anomalie evidenti, non faccio in modo di costruire una situazione per ottenere i numeretti giusti!

OK, sai che integri anche nitrati con questo.

Occhio con questo però, che va dosato molto attentamente.

OK, oppure c’è il Cifo Fosforo se vuoi qualcosa di prediluito (pur rimanendo estremamente concentrato per uso acquariofilo).

Può essere un buon compromesso anche se usare elementi chelati assieme a non chelati non è il massimo, specialmente se chelato e non chelato sono elementi diversi. Vedo infatti che poi pensi di usare il Seachem Flourish Trace, che usa elementi non chelati.

Personalmente andrei con il Flourish liscio (rimanendo in Seachem), che ti dà una base relativamente completa di elementi. Quindi partirei con questa base e andrei a integrare a seconda delle necessità con gli elementi singoli. Eviterei di complicarmi troppo la vita a priori :slight_smile:

Se conosci già il tipo di fondo, perché no?

Eviterei strati multipli. Il lapillo sottostante diventa un potenziale problema a lungo andare. Un fondo unico è più semplice da gestire e non si mescola.
Per gli stick, lascia stare perché spesso hanno una parte che si scioglie col caldo e quindi in estate hai un rilascio di colpo di tutte le parti di stick inserite nell’anno precedente. È un problema rilevato più di qualche volta, anche in forum dove gli stick vengono messi come coriandoli (ma non si dice) :confused:

Considera comunque che se usi l’Akadama hai un fondo con buone capacità di scambio, dunque se fertilizzi la colonna automaticamente qualcosa finisce anche nel fondo. Dipende poi da che piante hai intenzione di mettere: se metti piante che assorbono principalmente in colonna, il fondo potresti anche non metterlo (quasi).

Secondo me in generale non è una porcata ma ti stai complicando un po’ la vita. Partirei quindi con una soluzione semplice per poi aggiustare dove necessario.

Ciao Diego,

grazie per la risposta!

Può essere un buon compromesso anche se usare elementi chelati assieme a non chelati non è il massimo, specialmente se chelato e non chelato sono elementi diversi. Vedo infatti che poi pensi di usare il Seachem Flourish Trace, che usa elementi non chelati.

Personalmente andrei con il Flourish liscio (rimanendo in Seachem), che ti dà una base relativamente completa di elementi. Quindi partirei con questa base e andrei a integrare a seconda delle necessità con gli elementi singoli. Eviterei di complicarmi troppo la vita a priori :slight_smile:

Ok ma ho visto che Flourish integra anche un fottio di cose oltre a ferro e oligoelementi mentre mi piacerebbe capire esattamente cosa sto dosando e quando lo dico io. Pensavo quindi a iron + trace della seachem oppure due prodotti chelati che però ancora non ho identificato.

Eviterei strati multipli. Il lapillo sottostante diventa un potenziale problema a lungo andare. Un fondo unico è più semplice da gestire e non si mescola.
Per gli stick, lascia stare perché spesso hanno una parte che si scioglie col caldo e quindi in estate hai un rilascio di colpo di tutte le parti di stick inserite nell’anno precedente. È un problema rilevato più di qualche volta, anche in forum dove gli stick vengono messi come coriandoli (ma non si dice) :confused:

Considera comunque che se usi l’Akadama hai un fondo con buone capacità di scambio, dunque se fertilizzi la colonna automaticamente qualcosa finisce anche nel fondo. Dipende poi da che piante hai intenzione di mettere: se metti piante che assorbono principalmente in colonna, il fondo potresti anche non metterlo (quasi).

ok quindi non penso a nessun substrato fertile anche commerciale? diciamo che non ho ancora ben chiaro quali piante metterò ( questo verrà dopo nella definizione della vasca), in linea di massima però non mi voglio escludere nessuna possibilità ora.

Cmq grazie per i consigli molto precisi e mirati, una volta chiariti questi punti tornerò a scocciarvi con molte altre domande!

Buonaserata
Carlo

Di fatto integra un po’ di ferro e tracce di macroelementi. L’elenco è lungo ma le percentuali sono basse, quindi alla realtà dei fatti non altera in maniera significativa i valori misurabili (pur fornendo una minima base).

Secondo me non occorre, se usi Akadama o altri fondi non inerti.

Quando vuoi, siamo qua. Tienici anche aggiornati, che è sempre bello vedere vasche in allestimento e gestione :slight_smile:

Diego grazie ancora, appena possibile spero di farti vedere qualcosa di bello.