Allora, ero partito usando lo scarto dell’acqua di osmosi (i dati di quell’acqua son quelli dell’acqua di rubinetto moltiplicati per circa 1.5, i dati dell’acqua di rubinetto li ho trovati online, si trovano anche in bolletta).
A questa aggiungevo bicarbonato di sodio.
Questa soluzione non funzionava tanto bene, però non potevo accorgermene, non avevo mai visto quei pesci com’erano quando erano tenuti bene.
Ho iniziato ad usare i sali tanganyika, precisamente i Seachem Tanganyika buffer. Totalmente per caso eh…
Vabbe, son passato a varie miscele, fino a trovare una soluzione che circa mi soddisfa, questo quel che faccio:
Attualmente parto da acqua di rubinetto, per cambiare attacco una canna dell’acqua al rubinetto e una che fa risucchio e fa finire l’acqua in giardino (di solito, se è estate, altrimenti lo scarico).
Accendo l’acqua per un po’, di solito un’oretta.
Poi butto i sali, attualmente sto usando:
3 parti di sali da marino red sea
2 parti di sali seachem tanganyika.
Mi rompe un po’ usare quelli seachem perché non so precisamente cosa contengano. Però mi fanno salire il pH senza far salire troppo la conducibilità.
Aggiungo le parti che so che mi portano la conducibilità a circa 800 μS.
Nel caso serva, uso il biocondizionatore.
Ora vediamo le motivazioni:
La mia acqua di rubinetto ha sufficienti calcio e magnesio, poco potassio, zero sodio.
I sali del marino aggiungono i componenti mancanti, poi trovo sia quasi “sensato” utilizzarli nel tanganyika, in quanto si crede che fosse una parte di oceano, poi diluita dall’acqua portata dai fiumi.
Ne aggiungo abbastanza da portarmi a durezze molto più alte, ma lasciarmi un po’ di margine per usare anche gli altri.
Poi metto quelli del tanganyika buffer, alla quantità che so che mi porterà poi ai valori desiderati.
Facendo varie prove ottengo che il pH supera il 9 di pochissimo, poi col tempo tende ad abbassarsi.
Il KH supera il venti.
Ho un po’ tutti i nutrienti, il GH rimane leggermente più basso.
Sforo di 200 μS la conducibilità, perché arrivo a 800, ma per avere meno dovrei avere un’acqua praticamente identica al lago, che attualmente trovo poco sensato.
C’è da specificare che l’acqua dell’acquedotto è gestita in modo serio da me, e non è così dappertutto, per esempio a @Diego la gestiscono a cazzo.
La mia acqua non sa quasi mai di cloro. Non ha cloriti e altri scarti da impianti con poca manutenzione e tutti gli altri difetti che trovi in giro.
Soprattutto non ha fosfati, non ha metalli pesanti, non ha tanti nitrati (prima erano meno di 4, un periodo l’anno scorso erano a 20, ma per un problema alle condutture da quel che ho capito, ora son sempre sui 5 6).
Invece se ti chiedi perché apro rubinetto e scarico contemporaneamente senza fare il classico “scarico/carico”, è banalmente perché non voglio che muoiano le alghe sulle rocce in alto ogni volta (prima mi succedeva, ci mette un po’ a riempirsi e si seccavano).
Cosa vorrei?
Vorrei poter rinunciare totalmente ai sali tanganyika buffer, nonostante rappresentino una spesa irrisoria (costano tipo 10 euro e vai avanti un anno sicuro), perché non so cosa contengano precisamente.
Ho anche provato a toglierli, mettere più sale marino, e bicarbonato di sodio, e un po’ di bic di potassio. Ma si alzava troppo la conducibilità per arrivare a pH 9.
Il biocondizionatore mi serve solo quando so che magari c’è una concentrazione di cloro superiore a una certa soglia.
Trovo che le features fondamentali dell’acqua siano:
- Una buona miscela di sali, così che i pesci possano compensare eventuali carenze
- Un pH oltre il 9, o lì vicino (8.9 9.1 9.2 ecc, tutti valori buoni)
- Una buona ossigenazione, non a saturazione ma sufficiente
- Bassi nitrati e fosfati
- Ammonio irrilevabile. (perché a quei pH diventa soprattutto ammoniaca)
- KH alto (oltre il 2o) per portare il pH alto
I test:
Li faccio quando necessario, so quanti sali mettere ecc, ovviamente all’inizio mi serviva controllare, e controllare anche nitrati fosfati ecc.
Ho notato che i nitrati non crescono molto velocemente, anzi, son sempre assenti anche dopo settimane.
I cambi li faccio per “reintegrare” tutti gli elementi che i pesci scambiano con la colonna d’acqua, e anche i vari elementi che magari son stati assorbiti da alghe/lumache e altre robe.
Sinceramente ho lasciato anche il tanganyika senza cambi per qualche tempo (3 mesi), causa tesi, però i nitrati erano comunque bassi (circa 1 o 5, non saprei, quei colori son molto vicini). Tuttavia si vedeva comunque che mancavano da tempo, il pH non era più verso il 9, ma era sceso abbastanza. I vetri erano comunque puliti, non abbastanza per fare delle foto, ma sufficientemente per guardare l’acquario.
L’ultima volta che ho fatto i test è stata circa 2 mesi fa. Volevo controllare i parametri perché sospettavo che i Julidochromis avessero deposto.
Ci tengo a specificare che è bene lasciare riposare l’acqua come fai te, tuttavia se avesse cloriti non è detto vadano via.
Inoltre è vero che il cloro è volatile, ma non si stacca così facilmente dall’acqua. Forse in due giorni sì, ma se ce n’è tanto, in un giorno non va via tutto. Se non hai avuto problemi, è perché nel tuo comune non esagerano o sbagliano le quantità di cloro.
Fai bene a fare così i cambi, e se ti trovi bene non sarò io a farti cambiare modo di gestire le cose.
Comunque se fosse per i brichardi non avrei mai notato differenze, sia prima che dopo mi sembrano uguali.
Tuttavia ho notato le differenze tra i miei esemplari e quelli di chi li tiene in acque di rubinetto, ci son vari casi:
Caso 1:
- Quelli di Roberto mi sembrano normali e simili ai miei (son anche gli stessi in realtà) evidentemente ha un’acqua compatibile alle loro esigenze. Anche quelli di altre persone son così, magari abitano in zone dove l’acqua ha le giuste componenti di calcio/magnesio/potassio ecc…
Caso 2:
- Le pinne son leggermente più corte, soprattutto le pettorali.
- Ho confrontato il rate di crescita, e un esemplare tenuto così, nato leggermente prima di uno nato da me, ha sviluppato in ritardo certe features, tra le quali le pinne. Ma anche il corpo, meno allungato.
Però son tutte congetture difficili da imputare a qualcosa, perché così come potrebbe essere l’acqua, potrebbe anche essere altro: Alimentazione? Frequenza cambi? Altro ancora? Chi lo sa…
Mentre nei miei Julido la situazione era evidente: non ho cambiato nulla nella gestione se non i sali, che mi erano stati venduti con un forte sconto da un negozio in chiusura. Nel giro di un mese han cambiato colore. Dopo circa 6 7 mesi che li avevo ed erano “decolorati”.